
Da verde a bianco e viceversa: il latte è paesaggio
Moreno Croce, le sue 60 mucche da latte, le conosce tutte per nome: Melina, Bianca, Caipirinha… Gli ci vuole meno di un secondo per riconoscerle. E questo è un primo segnale dell’alto livello di benessere animale nell’azienda Croce di Campo Blenio. “Fanno parte della famiglia”, aggiunge Moreno, “nonostante rimangano animali da reddito”, precisa, perché ci tiene a far capire all’opinione pubblica che lui con gli animali ci lavora, li cura, ci vive in simbiosi per mantenere il paesaggio, produrre beni alimentari con le risorse disponibili e garantirsi un reddito in una regione discosta del Ticino.

Vivere il paesaggio
A Campo Blenio, l’enorme contributo della produzione lattiera alla fruibilità del territorio è lì di fronte, tutto da vedere, davanti agli occhi. Infatti, la “partenza” degli impianti sciistici è proprio lì dove ci sono le stalle di Moreno Croce e di altri allevatori. Sono cinque i contadini della zona che contribuiscono a mantenere questo paesaggio aperto: alcuni facendo pascolare le mucche, altri facendo fieno. E la conseguenza è che i pendii sono verdi ed eleganti d’estate, e bianchi e divertenti d’inverno. “Noi produciamo latte da fieno”, spiega Moreno, “che vendiamo in gran parte al Caseificio del Gottardo”. “Il resto del latte lo lavoriamo qui in azienda”. Fanno formaggi, yogurt, burro e gelati di tutti i gusti che vendono privatamente in ristoranti e negozi della valle oppure nell’accogliente negozietto di vendita diretta costruito interamente in legno. Ogni giorno, tra le 17 e le 18, si può passare ad acquistare il latte fresco.
Una stalla “al passo coi tempi”
Quando si entra in stalla, il benessere animale lo si respira. Il profumo è fresco, di fieno. Le pareti si possono “spalancare”. C’è tanta luce, aria pulita, spazio. “Una stalla al passo coi tempi”, come la definisce Moreno; “un gioiellino”, aggiunge, “costruito dieci anni fa”. La stabulazione è libera e le mucche, principalmente di razza Bruna, “fanno quello che vogliono quando vogliono”: mangiano fieno, vanno a spazzolarsi, dormono, si fanno mungere. Ad avere un ruolo importante in questo approccio basato sul benessere animale, è la tecnologia. Il robot di mungitura permette alle vacche di andare a farsi mungere quando preferiscono. Il fieno viene avvicinato agli animali da un carretto automatizzato. Un altro robottino di pulizia mantiene il pavimento della stalla impeccabile. La lettiera delle cuccette, Moreno la cambia due volte al giorno: “È come rifare il letto al mattino”, dice con un sorriso e conclude spiegando che “qui lo stress degli animali non esiste”.


La salita all’alpe
Come insegna la tradizione di montagna del Ticino, anche le mucche di Moreno Croce salgono all’alpe per la stagione estiva. Ne manda in alpe una quarantina: sugli alpi Predasca e Piora a produrre Formaggio d’Alpe Ticinese DOP. Mentre le altre venti rimangono a Campo Blenio per garantire la produzione di latte per il caseificio di Airolo e per i propri prodotti da vendere nella “Valle del Sole”, come viene definita in Ticino la Valle di Blenio. Un ulteriore punto a favore del benessere animale, Moreno ci tiene a spiegarlo: “La cura degli zoccoli la facciamo due volte all’anno”. Soprattutto per le mucche che vanno all’alpe, ma come del resto per tutte, “l’accento sulla sanità è fondamentale”. Moreno ci saluta. La stagione è quella della fienagione e gli ettari di terreno dell’azienda sono 65. I prati sono impervi e il latte è tanto. Cari saluti dalla Valle del Sole.