Roberto Ponzio

«Con l’avvento del Coronavirus», ci spiega Roberto Ponzio, gestore dell’azienda, «abbiamo iniziato a proporre degli aperitivi in fattoria, con prodotti 100% ticinesi. Dopo il confinamento, la gente ha dimostrato di avere molta voglia di incontrarsi e di stare all’aperto. E da noi lo hanno potuto fare». Ad aiutare Roberto, con la proposta di eventi in fattoria, c’è la sua compagna Tania, che possiede la patente di gestrice di attività agrituristiche. Oltre al Brunch del 1° agosto, a slowup, agli eventi privati e ai compleanni in fattoria, per tre mesi all’anno i Ponzio organizzano aperitivi, concerti in fattoria ed eventi, come per esempio la proiezione su un maxi-schermo delle partite di calcio dei campionati mondiali. Sotto il tendone che ospita fino a 300 persone, c’è un palcoscenico, tavoli, sedie e un bancone da bar. «Noi siamo contenti e la gente è raggiante», aggiunge Roberto, «ogni volta arrivano persone nuove, per la maggior parte estranee al mondo agricolo, che poi ritornano a visitare la fattoria».

Su una superficie di 7’500 m2, nella stagione calda Roberto prepara un labirinto di mais sui campi adiacenti alle stalle. Si tratta di mais da foraggio che in autunno viene trinciato per gli animali. Il grande labirinto sarà proposto anche quest’anno. Per il Brunch del 1° agosto, hanno previsto una ricca colazione al mattino, con treccia, pane, yogurt, frutta, formaggio, marmellate, ecc. e a pranzo polenta, salumi, mortadella, stracchino, formaggi e torte.

La cornice è quella del Piano di Magadino, in mezzo ai due versanti montuosi che canalizzano la piana da Bellinzona a Locarno, la Fattoria Ponzio è un’oasi di benessere animale dentro un’oasi più grande di benessere degli umani. Durante il weekend, fra le stradine di campagna è pieno di ciclisti e cittadini che si godono la giornata in questo mosaico di campi agricoli. Le famiglie visitano la fattoria di Roberto. Ci salutiamo parlando dell’ultima esposizione bovina cantonale tenutasi proprio alla sua fattoria pochi giorni prima. C’erano circa 2’000 persone, provenienti dall’ambiente agricolo e non, e nonostante il lavoro di oste degli eventi prenda molte energie, Roberto ha partecipato con ben 13 animali. Lui è un grande appassionato di queste competizioni e può vantare ottimi risultati ottenuti anche all’Olma di San Gallo. Il suo sogno nel cassetto è di partecipare in futuro alla prestigiosa Fiera zootecnica internazionale di Cremona. «Sono molto fiero della nostra genetica», ammette Roberto per concludere.